Con la Riforma Fiscale voluta dal Governo, sarà necessario effettuare un pagamento all’Agenzia delle Entrate per gli interpelli
Nella bozza del testo della legge delega sulla Riforma Fiscale, attualmente in corso di realizzazione ed approvazione, è stato stabilito che un qualsiasi contribuente potrà richiedere un interpello all’Agenzia delle Entrate previo un contributo, il cui ammontare varierà a seconda della tipologia del contribuente e del valore della questione posta nell’istanza.
La cifra stabilita sarà destinata a promuovere attività di formazione professionale e specializzazione del personale dell’Agenzia.
Per i contribuenti di piccole dimensioni, la possibilità di interpello sarà limitata ai casi in cui non è possibile ottenere risposte scritte tramite i servizi di interlocuzione rapida, supportati dall’utilizzo di tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale.
L’obiettivo di questa particolare misura è quello di ridurre il numero di richieste di interpello che, nel solo 2022, sono state pari ad oltre 18 mila e per farlo, il legislatore vuole implementare l’emanazione di provvedimenti di interpretazione generale, realizzati in collaborazione con gli ordini professionali coinvolti; inoltre, questa misura è volta a rafforzare il divieto di presentazione interpelli riservandone l’ammissibilità alle sole questioni che non trovano soluzioni in documenti interpretativi già emanati.